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Case Study: Viridi

Il matrimonio green s'ha da fare! 


LinkedIn offre infinite possibilità di relazione alle persone intente a ricostruire l'economia e a reinventare il proprio business. Tra un post e l'altro ho conosciuto Donatella D'Anniballe, marchigiana residente in Abruzzo. fondatrice della prima startup italiana di wedding planning eco-sostenibile, Viridi. Donatella ha accettato di farci entrare nel suo mondo, fatto di fiducia e di grande grinta per la ripartenza, concedendomi un'intervista che spazia tra gli affari e il bisogno profondo del Bel Paese di ritornare a credere nel futuro dopo la pandemia. 

L'imprenditrice Donatella D'Anniballe


D: Tu originariamente avevi un’impresa di wedding planning tradizionale. Che cosa ti ha spinta a fare il passo decisivo per rendere green il tuo business?

Ciao, prima di tutto grazie per questa intervista! Ho sempre avuto una vocazione per tutto ciò che riguardava il rispetto dell’ambiente e la sua preservazione e già nel 2015 da invitata ad un matrimonio, mi sono resa conto di quanto spreco ci fosse. Abiti acquistati per quell’unica occasione, troppo cibo in eccedenza, spostamenti continui e disordinati in auto, montagne di carta in ogni dove. Così, nel 2017, quando ho deciso di intraprendere un’attività di wedding planner, ho voluto fare la differenza. Mi sono certificata come prima Green Wedding Professional d’Italia e sono stata la prima a parlare di green wedding, il matrimonio che riduce le emissioni di CO2 ma non lo stile. Inizialmente ho puntato sul destination wedding, essendo io laureata in lingue, non volevo abbandonare la mia passione per il contatto con gli stranieri. Nello stesso tempo offrivo il green wedding tra i miei servizi, ma i tempi non erano ancora maturi. Sebbene 3 anni possono sembrare pochi, non c’era ancora una giusta e ponderata attenzione verso l’impatto ambientale di ogni nostro gesto. Solo nel 2018 ho deciso di studiare attentamente il mercato, fare le giuste analisi e le validazioni appropriate, per lanciare, poi, la mia startup Viridi l’anno seguente il primo luglio 2019.



D: Hai un sito molto chiaro, con informazioni di contatto efficienti e intuitive, e un profilo LinkedIn tra i più attivi. Che ruolo gioca il digitale nel creare le tue opportunità, renderle più convenienti, sostenibili o appetibili per la clientela?


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Menu con carta e palette di ghiacciolo riciclate
Grazie, apprezzo il tuo parere. Il digitale è, soprattutto in questo periodo di quarantena, il mezzo che mi permette di farmi notare, far conoscere la filosofia green e soprattutto di creare relazioni. È fondamentale iniziare ad instaurare sane e sostenibili relazioni tra clienti e fornitori in target perché riusciamo a prepararci per la ripartenza. Essendo comunque Viridi una startup, il budget a disposizione per partecipare a fiere ed eventi è limitato, quindi il digitale è la mia àncora di salvezza. Riesco a connettermi con profili di ogni genere e provenienti da tutte le città del mondo ed allo stesso tempo riesco ad apprendere. Mi salva anche perché riesco a creare un legame attraverso corrette attività di inbound marketing con clienti ideali da tutta Italia, cosa che, se dovessi lavorare senza l’ausilio del digitale, riuscirei a fare solo dove vivo e qui all’Aquila il pubblico di sposi né di fornitori non è ancora pronto ad accogliere una figura poliedrica e rivoluzionaria come la mia di green wedding planner.


D: Che cosa fate voi di Viridi nel momento più difficile per il Paese, con tutti i matrimoni sospesi e in pieno lockdown? E quale sarà il primo passo che farete nella ripresa delle attività?

Ogni giorno la strategia cambia a seconda di come cambiano i trend di interesse. È una grande sfida, ma non mi annoio fortunatamente. Credo nel mio progetto e credo nei valori di sostenibilità che reca con sé e, anche se come tutti gli umani ogni tanto mi scoraggio e cedo, non mollo. L’obiettivo, però, è sempre uno: dare valore mai dimenticandosi del cliente finale. Ho notato, tristemente, che molti colleghi e fornitori solo nelle ultime settimane si sono messi in moto per aiutare per gli sposi, ma il più delle volte ci si dimentica delle loro emozioni, della loro ansia e dei sogni andati in frantumi. Io cerco di essere il più possibile vicina a queste emozioni e di rendermi utile in maniera proattiva e costruttiva. Do valore creando relazioni con coppie di sposi, attraverso un servizio di consulenza gratuita, per supportare ogni situazione incresciosa, anche per un semplice sfogo. Sono a disposizione anche dei fornitori che stanno riorganizzando l’agenda 2020/2021 e che hanno bisogno di un feedback a livello di planning. Inoltre, continuo a dare valore attraverso contenuti, appunto, digitali con più assiduità. Ho cambiato il mio piano editoriale del wedding blog da 2 articoli al mese a 4. Questi vogliono ad educare e a sensibilizzare per costruire una maggiore consapevolezza di quanto un matrimonio inquini e di quanto piccole azioni possano renderlo più sostenibile.

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D: Come vedete la prossima fase della società e dell’economia italiana e mondiale, vi sentite pronti a sostenere un “Rinascimento green” in Italia?

Ho fiducia in una ripartenza sostenibile, anche perché l’Agenda 2030 - gli obiettivi di sviluppo sostenibile stabiliti dall'ONU per il decennio in corso - è sempre più vicina e l’economia italiana non può far finta di nulla. Direi che per il “Rinascimento green” non aspettavo altro.

D: Quali sono le vostre certificazioni e come funzionano? Che cosa vuol dire essere l’unica Green Wedding Planner certificata, come si ottiene questo riconoscimento, che credibilità ti dà con clienti e fornitori italiani ed esteri?
Ho seguito il corso americano istituito da una ex sposa nonché ambientalista laureata in Environmental Management alla Yale School of Forestry & Environmental Studies con tanto di progetto di green wedding finale. Questo mi ha permesso di essere la prima Green Wedding Professional d’Italia. Non ho ancora valutato concretamente quanto e come venga vista la credibilità di questo corso, ma ti farò sapere!

D: Che cos’è l’Europa per Viridi? E il mondo extra-europeo? Ci sono cittadini extra-UE che celebrano i matrimoni green (in Italia)? In che cosa si differenziano, o si somigliano, coppie italiane e straniere?

L’Europa è una donna da cui prendere ispirazione. Più precisamente penso alle grandi transizioni economiche ed ecologiche che Stati come Norvegia e Svezia sono riusciti ad attraversare e a mettere in pratica. Non ho ancora valutato l’attenzione del mercato estero verso il green wedding in Italia, ma, dato il mio trascorso come destination wedding planner, immagino che alcuni tra i più attivi europei come norvegesi, olandesi, tedeschi impazzirebbero all’idea di un green wedding made in Italy. La differenza principale è che la secolare tradizione del matrimonio per come lo consociamo noi italiani con 200 o 300 invitati è del tutto sconosciuta agli amici del resto dell’Europa. Credo che la prima (forse l’unica) cosa che possa accumunarci sia l’amore, l’amore che scegliamo di celebrare con una giornata riservata agli sposi.

D: Beneficiate dell’essere all’interno di distretti, consorzi o altri poli produttivi, anche virtuali?
No, non abbiamo questa opportunità.

D: Come conquistare chi desidera sposarsi in questo singolare e davvero un po’ ansiogeno 2020? Una proposta per i novelli Promessi Sposi o per quelli che, si spera, formeranno la loro famiglia a epidemia finita?

Questa quarantena ci ha dimostrato che ogni nostra piccola azione ha una conseguenza sulle persone e sull’ambiente. Ci ha anche dimostrato che questo virus è riuscito a diffondersi più facilmente nelle città più inquinate, per via delle eccessive quantità di pm10 presenti. È un segno chiaro di come qualsiasi battaglia ora debba sposarsi verso l’unica e comune battaglia: quella contro l’inquinamento. Ogni settore produttivo non può più ignorare questa chiamata all’azione sostenibile e lo stesso vale per la wedding industry. Il matrimonio sostenibile non improvvisato, ma studiato con il supporto professionale di un professionista che si assicura il sogno che diventa realtà è l’inizio. Il green wedding o matrimonio sostenibile rispetta le possibilità dell’ambiente e delle tasche della coppia ed è l’unica assicurazione di un futuro sano, prospero e pulito per le future famiglie che verranno.

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