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I Paesi baltici fra passato e futuro

Sono andata a ripescare il diario delle nostre vacanze nei Baltici del 2005, viaggio anche interiore, da cui avevo tratto un articolo pubblicato sulla rivista Scienza e Pace . Con tutto quello che succede oggi, anche tra Russia e Ucraina, il mio commento dopo 16 anni è una frase della vecchia Smemo: "Se non è l'ombra del dubbio che ci fa crescere". Che ingiustizia: un parigino non ha bisogno di far emergere ogni volta dal nulla la sua città. Czeslaw Milosz, “La Mia Europa” di Carolina Figini ed Enzo Cutrone (2005)   Estonia, Lituania e Lettonia sono Paesi affascinanti, per via dei paesaggi, dell’immenso caleidoscopio umano che presentano e dei cambiamenti che stanno vivendo non da ultimo in relazione all’allargamento dell’Unione Europea. E’ forse riduttivo trattarli dal punto di vista prettamente storico, e in effetti viaggiando nei Paesi baltici ci ha colpiti più di tutto la forte personalità di questi popoli, che non si sono arresi alla sottomissione hanno invece avut
Post recenti
Il libro di Realacci è interessante, ma purtroppo non sono riuscita ancora a leggerlo tutto. Per il momento ho scoperto l'ecologismo di Jonathan Safran Foer , l'autore di Ogni cosa è illuminata  (e di recenti saggi su vegetarianesimo e veganismo ) che propone di ridurre il consumo di carne per salvaguardare il clima e per ridurre un po' la violenza che c'è nel mondo. 

Case study: La Forchetta Verde

La natura nel piatto Intervista a Stefano Capasso , il giovane e ambizioso titolare di questa Gastronomia di via Montebello a Milano , dove il cibo è rigorosamente senza latte, uova, burro e altri alimenti di origine animale e che cavalca le frontiere del digitale per non sprecare nulla. In nome del salutismo per prima cosa, ma anche dell’ambiente. La natura nel piatto. Che cosa significa e come intendete portare avanti questo valore? Per noi, fin da quando abbiamo aperto nel febbraio 2015, significa portare sulla tavola delle persone un’alternativa naturale e salutare al solito cibo della pausa pranzo in città. I nostri cibi sono tutti di origine vegetale: verdure, cereali integrali, legumi, spezie… Siamo nati cavalcando l’Expo e con un’idea di un cibo che prima ancora che alla natura fa bene a noi stessi . Vegetariano e vegano, due scelte sempre più popolari, perché sono green? Si tratta di cibi buoni che fanno la differenza in termini di salute umana.

Case study: la onlus Greenaccord e l'hashtag #indietrononsitorna

Romina Gobbo nella foresta amazzonica ecuadoriana Indietro non si torna Durante la pandemia, con la crisi covid, ho dovuto rendermi conto che o cambiamo stile di vita, o l’umanità non si salverà dalle prossime crisi ambientali , e   ho cominciato a cercare chi sostiene queste scelte. Ho il piacere di presentarvi la mia intervista ad Alfonso Cauteruccio , Presidente della onlus ecologista d’ispirazione cristiana Green Accord, e Romina Gobbo , giornalista freelance con testate di riferimento Famiglia Cristiana, Credere, Avvenire e altri giornali, responsabile Comunicazione della stessa associazione. D: Ci parlate di Greenaccord e dei suoi obiettivi?   Cauteruccio : Il nostro obiettivo è formare i formatori, ovvero i giornalisti nel nostro caso, in maniera tale che sensibilizzino il maggior numero di persone possibili sui temi della sostenibilità , della tutela dell’ambiente e della difesa dei più poveri. Desideriamo contribuire a creare un terreno fertile, un humu

Case Study: Something Green

C’è qualcosa di verde tra di noi: il rispetto per l’ambiente vale anche quando comunichiamo Storia dell’azienda Something Green Newsletter, missive tradizionali, post sui social media, comunicazione aziendale. Come fare senza sprecare carta? E se il rispetto per l’ambiente l’applicassimo anche ai nostri contenuti oltre che ai materiali con cui vengono stampati? Un’azienda molto attiva in tal senso è Something Green della danese Mona Jensen , con sede a Copenhagen. Il motto di Mona è: “Lasciamo le cose migliori di come le abbiamo trovate”. Quindi nella sua agenzia di comunicazione eco-sostenibile , si lavora sodo per ridurre l’impatto ambientale e la cosiddetta “impronta carbone”, la scia di anidride carbonica che ogni processo produttivo lascia dietro di sé. L'imprenditrice danese Mona Jensen L’agenzia Something Green è non soltanto attiva nell’ educazione ambientale , grazie alle collaborazioni con numerosi Amministratori Delegati di aziende commerciali e no-pro

67 anni per attuare il Piano 2030 per le energie rinnovabili?

I tempi della burocrazia sono più lenti di quelli dell'acquisizione popolare di una coscienza ecologica . Il risultato? Potrebbero volerci 67 anni per attuare il piano per le energie rinnovabili del nostro Paese, che in teoria dovrebbe dare i suoi risultati entro il 2030: clicca qui per l'articolo su Greenreport